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Il vestito rinato

Abito-rinato

C’era un giorno un mercante di abiti che vendeva al mercato della città la sua merce. Aveva vestiti, pantaloni e magliette per tutti i gusti e tutte le età, e le persone andavano da lui sia per la qualità che per gli ottimi prezzi.
In uno scatolone della sua bancarella giacevano una serie di abiti a fiori colorati, tutti uguali. Erano abiti di ottima fattura e c’è stato un tempo in cui il mercante ne aveva venduti tanti, ma oggi non andavano più di moda e pian piano sono finiti nello scatolone delle offerte.
“Non riesco proprio a vendere questa merce” disse sconsolato fra sè e sè il mercante.
Qualche giorno dopo, passarono di lì dei volontari di un’associazione che aiuta i bambini meno fortunati ad avere beni di prima necessità come cibo, acqua pulita, medicinali e, ovviamente, vestiti.
“Quanto costano?” Chiese Giulia – uno dei volontari del gruppo – al mercante, che quasi non gli pareva vero, qualcuno che voleva comprare quella robaccia!
“1€ l’uno, ma se me li comprate tutti e 7 ve li faccio 6€” spiegò il mercante con un sorriso affabile.
Fiutando la disperazione del mercante Giulia propose 5€ per tutta la merce.
“Va bene, oggi sono di buonumore e ve lo concedo. Venduti!”

Tornati al centro, Giulia e gli altri volontari distribuirono gli abiti che avevano recuperato tra mercati e donazioni. I bambini del centro erano così contenti! C’erano maglie di tutti i tipi, con supereroi, principesse, sirenette ed alcuni influencer famosi. Fecero piazza pulita ma quegli abiti a fiori comprati al mercato non vennero scelti da nessuno, e finirono nuovamente in uno scatolone.

Qualche stanza più in là, si sentiva rimbombare forte della musica. Ma non era una musica solo da ascoltare, era musica da ballare! Ed è quello che stavano facendo dentro quella sala, dove 7 ragazzi di diverse età si muovevano coordinati mentre ripetevano una coreografia che stavano preparando.
“Questa coreografia sulle stagioni è una bomba, dobbiamo solo sistemare gli abiti di scena” disse Kevin, il più grande del gruppo e anche il suo fondatore.
“Gli abiti dell’estate ce li ha donati la sartoria locale usando stoffa di scarto. Sono meravigliosi” intervenne Elena, una delle ultime arrivate, ma con un talento innato.
“La nonna di un mio amico aveva dei vecchi cappotti, potremmo farci la coreografia dell’inverno” si chiese Ciro, un altro bambino che era lì da molti anni.
“Per l’autunno abbiamo ricevuto una donazione anonima di vestiti a maniche lunghe perfetti come abbigliamento” disse Patrizio, il loro maestro di ballo e creatore della coreografia.
“Manca solo la primavera.”
“Ma l’esibizione al concerto è stasera, dove troviamo qualcosa di adatto?”
“Bisogna chiedere a tutti, quelli del centro, i vostri amici, i vostri parenti, tutti! Questa esibizione può essere il nostro trampolino di lancio!” Urlò Kevin con foga rivolgendosi al gruppo, che si mosse veloce in direzione diverse cercando la soluzione a quel problema.
Mentre Kevin correva veloce per il corridoio diretto al centro di smistamento vestiti, girando un angolo si scontrò rovinosamente con Giulia. Lo scatolone che aveva in mano cadde a terra e tutti gli abiti che erano all’interno si sparpagliarono.
“Scusami scusami scusami! Non dovevo correre” si affrettò a dire Kevin, mentre aiutava Giulia a riprendere i vestiti da terra.
“Non fa niente, ma perchè tutta questa fretta?” Ripose Giulia.
“Stiamo cercando un vestiario per la nostra coreografia a tema quattro stagioni” – si fermò un momento per riprendere fiato – “ ma ci manca la primavera! Siamo disperati, lo spettacolo è stasera!”
Giulia si fermò un attimo a pensare guardandosi intorno.
“Credo di avere quello che cerchi” disse infine.

Nel frattempo, il resto del gruppo di ballo nell’inedita veste di cercatori di vestiti, tornò sconsolato a poco a poco alla sala di ballo a mani vuote.
“Trovato niente?” chiedeva Patrizio ogni volta, sperando ogni volta in una risposta diversa dal “No”.
“Manca poco più di mezz’ora all’esibizione, significa che andremo avanti con quello che abbiamo.”
“Non questa volta!” urlò qualcuno dalla porta con uno scatolone in mano.
“Kevin!” dissero tutti in gruppo.
I ragazzi si fiondarono sulla scatola speranzosi, ma tutto si tramutò in un moderato entusiasmo.
“Carini, ma non è proprio l’abbigliamento che immaginavo” biascicò Ciro deluso.
“Purtroppo manca poco e dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo, preparate i vestiari in ordine di apparizione, veloci!” esortò Patrizio.
Il gruppetto obbedì e incominciarono i preparativi per l’esibizione. Tutti sapevano cosa fare, avevano provato tante volte.

La piazza del palco era gremita, un sacco di loro amici erano accorsi a vederli. Ma tra la folla c’era anche una presenza notevole, era il rapper CJ, noto talent scout per i gruppi di ballo emergenti.
Dietro le quinte, tutti attendevano nervosamente il momento dell’esibizione.
“Ragazzi quello che vi sto per dire non deve agitarvi, ma anzi stimolarvi a dare il massimo sul palco” incominciò Patrizio. Dopo un attimo di tensione e gli sguardi perplessi del gruppo, disse “C’è CJ!”
“CJ è venuto a vederci?? Oh vorrei aver avuto più tempo per prepararmi!” affermò Elena
“E’ l’occasione della mia vita, non possiamo sbagliare! Speriamo solo di essere all’altezza” disse Kevin.
“Conoscete i passi e la musica a memoria, siete allenati e coordinati. In poche parole, siete pronti, andrete alla grande!” tagliò corto Patrizio con un sorriso.

Il momento è arrivato, il presentatore chiama il gruppo sul palco mentre partono le note de l’Autunno di Vivaldi remixato per l’occasione. La prima esibizione si concluse con un applauso, stavano andando alla grande!
Mentre si cambiavano per il secondo atto, l’Inverno, con i cappotti, Patrizio spiò la platea per capire la reazione di CJ: stava sbadigliando!? Forse non gli era piaciuta? Poco male, si sarebbero rifatti con la seconda.

L’atto dell’Inverno iniziò con una serie di acrobazie spettacolari e degli effetti di luce studiati durante le prove. I ragazzi stavano dando il massimo, ma sarebbe bastato a convincere CJ?
Dopo la conclusione del secondo atto Patrizio spia di nuovo CJ dal palco: non era proprio colpito ma almeno non sbadigliava! La prossima non dovevano sbagliare, altrimenti avrebbero rischiato il flop.

I vestiti a fiori dimenticati in uno scatolone di un mercante, adesso stavano per fare il debutto davanti al grande CJ!
L’esibizione iniziava nel buio più totale, a simboleggiare la rinascita dopo il buio dell’inverno. Niente di straordinario, ma quando il gruppo si posizionò nell’oscurità sul palco, con grande sorpresa di Patrizio dalla platea si sentì un mormorio di stupore e subito dopo un fragoroso applauso. Subito si fiondò a sbirciare nel buio, e con sua grande sorpresa si rese conto che i fiori disegnati sugli abiti si illuminavano nell’oscurità! E chi lo sapeva?
Dopo l’esibizione i ragazzi erano euforici, avevano avvertito la sorpresa e il divertimento del pubblico. Mentre si cambiavano per l’ultima esibizione, Patrizio sbirciò nuovamente CJ tra la platea e con sua grande gioia sorrideva!
Quando il pubblico, riscaldato dall’atto della primavera, vide il gran finale dell’Estate, tutti si alzarono in piedi. La serata era stata un tripudio di emozioni, e anche CJ sembrò apprezzare con un fragoroso applauso.
Il video dell’esibizione finì presto in rete e tanti, tantissimi ragazzi e ragazze vollero imitare non solo i passi, ma anche l’abbigliamento dell’esibizione della Primavera del talentuoso gruppo di ragazzi. E così, un vecchio abito a fiori dimenticato in uno scatolone e svenduto a pochi soldi, divenne di nuovo di moda e il mercante dell’inizio della storia ritornò a venderli, con sua grande gioia, a prezzo maggiorato!